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DichkIa ir. RUoIe lunga, e breue . Sere anche fonodi effe ?oci le confonanze, ò le fìnfonie. Il Ditono, il Semitono, il Dtatefsaron , il Diapente , col taono , il Diapente col fem tuono, Se il Dapa- fon. Sette ne più , nè meno fono i tuoni museali Frigio , Lidio , Dot io , MttTolidio, Hipodno f Hipohd o , & Hipofngio . Setre fimilniente le corde principali, Ipate.Pcr pate, Licano, Mefe, Paramefe, Ncte, e Paranete. E fette finalmente fono le canne fonore.che tocche, e gonfie hog- gi dal noftro innamorato Pan , compongono rn’Aria d' celefte melodia . E coutmouando pur ruttatila la incominciata mareria del Na* mero,non ri difs'io da prima , che tutta quefta Mufica era di belliiTìme proportoni piente, ? Sì pure. Hor guardare fe l'opera della Rcdcn- (ione con quella della Creatione ottimamente cornfponde , e s’accorda . Lafciamo (tare , che là ttnebrterant fuper faciem abyjfi, e qui Hntir* f*£ti junt fuper vniunfam ferrar» . Diciamo folo , che quella im prefa fi fpedifce in (erte giorni , e quella fi term na con fette parole. Nel primo giorno fcintilla la luce. Nel- la prima parola sfauilla la carità. Nel fecondo Sdiftmguono Tacque dall’acque. Nella feconda fi diuide il buono dal reo ladrone. Nel terzo fi fanno produrrei primi parti alla terra. Nella terza fi dà nuouo figliuolo alla Madre . Nel quarto il mondo gode la rida del Sole. Nella quartaChrifto fi nuolge al fommo Sole. Ne! quinto guizzano i pefci per entro l’acqoa. Nella quinta l'afsetato dimanda dell’acqua. Nel fello fi fimfee il lauoro. Nella feda ficoofumal' operatione. Nel fettimo il Creatore refpirando fi dà alia, quiete. Nella fettima il Redentore fpi-