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Diceria II. ifi quattro elementi è comporto , & à quarto qBalità è (oggetto : Se all’anima lì coim>ene_> il Ternario,ò vogliamo,intelletto, Memorii, e volontà,ò vogliamo Ragioneuo!e,lcrafc bile_j , eConcupifcibile. Il Settenario adunque, itqua- lei! tré co! quattro congiunge , fi può dire, che (ia vn legame ,ò vna copula , che l’animi col corpo reftrmga . Oltre, che l’huomo nè ti genera.nè fi concepe, nè fi forma,nè na fee, uè crefce,nè viue, che nella vita,e ne! nutrimento, enei natale, e nella forma, e nel concetto , c nella genitura non concorra in gran part-_» la forza del Settenario. Riceuuto ncll’aluu materno il teme geniale , fe per (ette hore vi ri- inane fenza diffónderti , è certo , che vi fi con- fcrua per viuere. Ne'primi fette g;orm la maceria fi rapprender r3lfoda,f((Iì arta alla forma s difponfi alla impresone della humana figura, & il corpo del malchio in quarantafette giorni perfettamente fi orgamza. Nel fettimo m«fe_» (come fouente amitene) produce, & efpon fu >ri il fuo parrò . ilqu ile quantunque fia mtcmp;* ftiuo,egIi è però il pù delle volte maturo , e vitale . Dopò il parto fe debba , ò non debba viuere l’infante , la fettima hora n’e giudice, poiché chiunque oltre quefto numero l’alito dell’aria foltiene, è ficuro d’eder nato alla vita. Partati i fette dì il bambino,!! purga, e giita vii le reliquie del bellico. Nel fecondo Settenario de'g orni incomincia ad aprir le palpebre , à niuouer !e luci, a girar la vifta , Sci farfi capace del lume . Ne! terzo non pur gli occhi muoue liberamente, ma tutto il »ifo qua , e là volgejeriuolge . Compiuto il fettimo mefe, gli (putita la dentatura nelle gingiue. Nel fecó.