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i4i L a M r ) i i i| aamiramini omnts gentts . £chc (pettacolo è coietto cosi grade.a cu c'inuiti ò Profeta? qui» opus fnCÌum t/l in diebus ut/ìris, quod non ereditar cùm n»rr»bitur . Pur come foglia dire. Lafciadiraarau’gliarti , òFilofofo del mouliné nto delle sfere,del cotfo del Sole, della iurta- bilità della Luna,della influenza delle (Ielle, del fluflo.e refluita del mare, della temperarura degli elementi,della varietà delle ftagioni.dc'séti* menci,e delle potenze dell’huomo, de gl'inftmti de gli animali, delle virtù delle piante,ddl’her» be,e delle pietre, della (impacia , & antipatia—# delle cofe,e de gli altri fecreri naturali. Maraui- gliatid'vnaftrauaganza fopranaturale, d'vna ri feordanza concorde. 11 fìgliuoldi Dio viene à patire,à morire . Qui i;on giunge l’humana Fi- lofofia, l’intelletto s’abbaglia, il difeorfo fi perdeva ragione vien meno,la curiofità tur a con- fu fa. Dottrina, che s’impara folo nella Catedra della Croce. Lafcia di raarauigliarti, ò Hcbreo, che della cotta d’vn'huomo fia edificata vni_* Donna , cb'vna Donna (ì cangi >n lìatua di fate , cb’vn diluuio inondi tutta la certa , che per vna (cala vadano palleggiando gli Angioli , ch'ynofpinetoarda, e non fi coofuroi, ch’vnj mano moda dmétileprofa.ch'vna Terga fi trasformi in fetf èie,che in Cie.'o .ippaiano colonne di fuoco, e di nube, clic dmifo il mare ti conceda il varco afciuito, che inteneritala pietrati fearunfea rufcelli, che prodigo il Cielo ti pioua la manna di più fapoti, ch’vna vii mafcella_j faccia tttage d'efferati , che'ISole ritorni in- d etro ben dieci gradi, che s’arrerti nella mag- g or velocità del fuo corfo , e di cento, e miti' al:» c cofe moftruolt occotfe a: gli antichi feto*