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Diceria II. 141 ro.Che fi congiungano infieme amore dal cantoni Chrfto j odio eoi canto di Giuda ; malici» (c tu guardi i| peccato , che lo conduce à mori* re, bontà fe confiden la prontezza.con cui s’ef- pone alian’ortejinfamia per quel ch’appartiene al tempo, al luogo , & al modo del Tuo patire , honorc per quel, die concerne il trionfo della gloria fua,edella falute dell’buomo. Che più? Contrai,ttione in Chrifto , perche defidera di patire, e poi teme,e trema ; priega perche il calice gli fi leui, e poi lo bene volentieri.Contra- dittione m Giuda , perche lotradifce , e poi fi pente; fi pente, e poi s'irapicca . Cotitraditcio- ne in Pietro, pe.rche giura di fcguirlo infitto al* la motte, e poi tre volte pur con giuramento Io rinegj. Contradittione ne gli altri Apoftoli , perche lo conofcono per vero Media, e poi alla puma tribulatione l'abbandonano . Contra* dittionein Filato , perche lo dichiara innocente,e pos lo condanna à morte , Contraditttone in Caifallo, perche lo coftringe à parlare, e poi li fquarcia le »cfti. Contradittione in Herode, perche fi rallegra di vederlo, e poi lo difprezza. Contradittione ne’ teftimnni, perche tri sè difcordami Contradirnone ne’ladri, perche l’vno io maledice, e l’altro lo (uppiica. Contra* dittione nel Centurione , perche artìite al mini- fieno della fua morte,e ro l’adora. Contradic* tione ne'Giudc .perche l'offèndono ,e maltrattano , e poi remrtebuntUT percuihntes ftdorx fu. Quelle fptoportiom, e difuguaglianze co. sinuouc , e così (liane rapito in ifpinto à contemplare Abacucco,chiama la Naiura.i Cieli,la terra,1 popolale creature tutte a marauigliarfi, Se à ftupire . Au di te Cmli, & obftupejcne,& Le Dicerie, L