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Diceria II. ni fo, e difpiaceuole . Cantionts nufirt. fununt mini (lamia tua . Ma doue ? In loto ptregti. nat;onis me a , Quando io entrai in quefio terreno pellegrinaggio . ftrtgrinut f*flus fum filìjs mutrn me*. Quando venni à faimi paf- faggierodel mondo , frguendo *na ninfa fugace . Incarnati funi collii mundi »i itintri- hus itcniutis ti ut . Qaando abbracciai il botifon della croce, che tu mi delti . Tufolus ptregrinus ti in Hitru/altm . Era tale , e__> untol'amor, che per lei mi diftruggeua Iej vifeere, ch’andando à patire , mi era auifod'. andare à feda . Zxultauit vt gigat mi currtn- dum vlum . Corti pellegrinando dietro alt* fuga di quefta ingrata per la traccia de’miei dolori à parti di Gigante, e correndo giubila- ua.cgioiua. Viam mxndatorum tuorum cu- curri cunt diUtafli cor meum. Parue, che mi -fi allargale il cuore , quando mi fù da te importa fopra le fpalle quefta carica, e perciò con vclocirtìmo cottomi molli per la via delle pene,e delle af&ttioni à cercar la mia Siringa . Et è ben parto degno d’efler notato , ch'egli terminato l’vltimo Pafto , nell’vfcir fuora del cenacolo per andare all’horto, doue far fi doue- ua principio alla Tua dolorosi pafTìone , fubto incomincia à cantare . Hymr.o ditto , d ee il Latino ; ma Hymno cantato , dice il tefto Greco. Cantaua pei farci intendere, che gli bril- lauailcuor d'allegria mentre incaminaua incontro al martirio,& alla motte. Canta il Pa- flore colà all'ombra d'vn’ albero lungo la riua d'vn ruscelletto, e fonando la fua fambuca pa- fee lecar«pecorelle. E canta Chrifto ( gii vi dirti infili dal principio cii’cgkè Pallore ) all'- om-