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194 La Mtsica.' ò nttlla fi può pir muggirò , ò per canto diftin- puere, ma trà huommi quanti gli huommi fona,unte fonale voci, fecondo le differenze de’ volti; e prima che i volti per uoi fi reggano, le voci fi tieonofeono . Vince di dolcezza, poiché le voci delle fiere tutte afpte.roze , edillonanti ( tranne alcuni pochi vccelletti di natura cano- . ii) l’orecchie infettano annoianoafTordano ; Ma la noftra , fe per grauezza di morbo , ò per altro accidente non e roca, & ofeuta diuenuta, dolce,chiara, fonora, lufinga,alletta, diletta in modo, che uon pure i petti humani fi placano , ma gli animi ferini alla forza del can:o s’hu- ruiliano. Vince finalmeute di tenerezza, poich; Hiuna altra voce c più molle, e fleffuofa , niuna • più ageuolmentc fi piega, fi torce, fi fpezza_, , niuna con maggiore attitudine fi rmolgc nel canto infino alla imitatione degli vpslli ilfodi, onde nafee vn’incred bile varrai genitrice della dolcezza . Hora con ifpirito continouato irv^j lungo fi trahe , hora con torcnofo lì «aria, bora con concifo fi tronca ; quando con dilicati falfeggiamenti s’ammollifce , quando con certe,e feuere note fi diffonde . Spello da monte à valle ì p ombo,© di falto, ò per alquanti gradi , ò per tutta la fcala de’ filoni fi prrcipita ; fpelTo dal bado al fommo d’vna in altra confonanzi s'eftolle . Quante tolte con gemma iteratone fi copula; con improuifo affondamento s’of- mfea ? congratiofo pedaggio fi ripiglia? quinte con ripofato fofpiro s’arrelta / quante prima che del tutto fatolli .s'interrompe,e fimfee? quale in vn punto fuauifce, e vola / Tal hora fpeda vàfetpendo, talhoraeffonuata ràdeclinando. Qui languida , e fioca, colà gagliarda , e_>