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ifft La Mtntiì ffnfc.ro, che dal plettro di Thracia intenerito Plotone, impierofitc le Furie, e tutte l’Infernali ombre addolcire , i foliti vffici lafciati fofpefi , Se interrotti,tri le graui pene d-c'ior fempiterni flagelli refpirallero ? Ilche quandunque paia_* ftranoàcbi hà lette quelle parole di Chrifto , Ibi erit flttut[indir dtntiumze. qu;ll’alrre diGtob. Nuilus ordo-, [ed femfiternur horror rnhab>tat\ nulladmieno chi confiderà quell'- altre di Salomone, Gjrum Citi circuì ut ftt /<*.Ó'inprofundur» Abyftpcmtraui-, farà as»e- Bole da perfuadetfi , ch'anche l'Inferno fia ne’- fuoi diforduii ordinato , e che'l tormento dì «juell’anime ree adempendole leggi della di- Bina giuflitia, fìa (iromenro pur nccefTario alla concordia rniuerfale dcll’Vniuerfo . Ma di quefto pili non dirò , perche 1 orecchie dellj .. voftra benignità pur troppo cortefì, conl’abu- fo del mio dire più lungo , ch’io non penfaua , « ingratamente non faftidifca. Perche ria filime lido i capi del mio difcorfo , in ciafcun modo per fe fteflo, & inrutti inficine mi perfuadod'- hmer fatto ( il meglio, che per me fi è potato y conofcere , & intendere quella Theonca muti» cale , che fù da me primieramenre propofta_j * Hora chi fù ( per vita voflr.i) l’Auttore di nitri gli armonici componimenti, chedeferitti h.ib- biame, fe non folo colui, che commettendo hoggi le canale della fua amorofa Hftula, tede l’incomparabi! melodia di quelle fette doloro» fe canzoni,, le quali cosi prattico come fpccola» tiuo lo dimoftrano / sì come doppò vua bteue paufe delia mia Mufica intendo di far vedere „ D E L-