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174- La M v s i caT dita i numeri tutti fegnatuno ? Chi non haleN io , che dalleniembra ,e da'mufcoh dell'Imo- manon menchei numeri,le m l'ure tutte ,e le proportiom , come dal bracc o tl braccio , dal ja!mo il terzo,e dal piede il patto, furono tratte , eritrouate. Chi non hà otterutto , che i templi, i palagi, i teatri, & oltracciò le naui , & ogni altra fotte di mnehina, d’artificio ,ò d‘ edfrcio^ ciafcuna patte d'tifi,e colonne.e capitelli , e bafi, e pieditlalli ..origlili, e cornici, & archi,&architrau»,& vici, e fineftre, tatie quante ad ettempio del eorfohumano fono fiate coflrutte ; Così è nel vero , poiché lo fletto Iddio infegnò al gran Padre Noè d'edificar qttell’Arca marau'gliofa fecondo il modello del corpo humano , si come egli mede fimo pur con la (immettia dell’humano corpo h lueua l’Vniuerfo tutto edificato. Treccto go- tnit. era la lunghezza dell’Arca , cinquanta la larghezza, l’altezza trenta, onde veniiu ad ef- fere dalla lunghezza alla larghezza la fcfcupU firopcrtionc.aH'altezza la decupla ,e dalla larghezza all'altezza le due terze . Dalle quali fnifute la bruttura del corpo noftro di facile—» «'argomenta. Diuidono etto corpo i Microcof- •nografi in fet piedi, ciafcun piede compatrono in dieci gradi,e ciafcun grado i cinque minuti; «nde di tutti i fei piedi feflanra gradi rifultsno, che fanno tutti infìeme minuti trecento, i quali tanto fono quanto altrettanti gomiti Geometrici, fecondo che appiito da Mosè fi*defcri« «e b rr.ifura dell’Arca,la cui fabriea, per efsere opera dell'Arte imitatrice della Natura e credibile , chefatte dall'eterno Architetto *ic «en curata, che quella del noftro corpo formato