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fj« LÀ MvsréJ Hauui poi quella patte di elio Cielo , ch’è appellata Sedile, percioche in sè vna feda parte re contiene , cioè gradi feffanta , onde viene ad elTere di proportene fefqai^Itera. Hauui il Trino, che di gradi cento venti è comporto ; il quadrato , ch'é di nouanta , e J'Oppofitione , che in sè ne comprende cento ottanta . E tutte quefte dirtanze (ono parimente di dupla , onero fefqu altcra proporr one . Ma oltre l’armonia ,cbe nafee dal!*cff)anza de'Cieli, il itiouimento irtelfo la produce numerofiffima , fc ben da noi per l'eccedo de! Tuono ( quant’al- con crede ) non è fentita , onero f per più vero dire) perche i metri di quella mirabil Mufica affai meglio con la mente purgata , che con 1’- orecchie fcnfuali fi capifcono. £ pur'clla è così dolce, e gentile , che qualunque armonia s’oda quaggiù frà noi , e Ga quanto fi voglia (oaue , & appena di quella vn’otnbra picciola, & imperfetta , anzi al paragone di erta rtrepiro hornbile, e d:fpiacc»o!e . Cali ( diceua S'ob) fohdiQìmi qua/i Are fufi funt. Hor fe i Cieli fono di bronzo -, chi vorrà negare, che l’vn l’altro con rapida rertig'ne toccandoli , non facciano fuono fenfibilc ; Perciò fogginnfc il meJefimo. Quis tnarrabif C*lorum i/otest & concini» m Ctli quii dormiri fatiti t Oue. ^lo fponendo il tefto fecondo i’Hebraica edi- tione . Qmìi exfenit nubtt in Japitntix r aut inflrumtntur» Calerum quii facili quit/ce, ri ? Non è poflìbile, che nel noftro fecolo fia, è che nell’antico fufle giamai feena così ben fabricata.ò cosi ben temperato ftromento con tutte le Mufiche proport'oni defiderabili, che ienda, ò rendette agli fpcttacori le voci degl’-