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i fÉ L k M v s i c a. tr n- ;>cr coden-e alcuno li podere ha porte» diui^rar: lib rare. Noi co»molte paufc di- ftaiich;:tza . e di dittiamone interrompi imo- ii nollio canto , Voi eoa lcia- 11I.11 maggiore Jo tirate tutto iti va feto , perche fate nel cantare , e ne! lodare incrilantemtntc infaticabili» Noi andiamo fpertb difsonando,e femitonndo r perla poca attentione -ch’applicar fogLnno- alla oratiooe gli animi notiti. Voi fiete à quel, che fate attentiffimirne con la voce fola , ma; con tutto lo fpiwto ciate, lodate , c cantate- in noi, metirre cantiamo, per la inofseruanza delladebiti modeft;a ,e riuerenza fi Icorgono- mille difetti, e laidezze . In voi mentre cantate-, niuna aIteiar:one , ò difcompeniniento fi- vede, poiché con fonima-diuotione , e quiete il volito minifltrioadempite.Il coflrocàco finalmente non finifee in tuono, ma vi d'hora in_j hora-variando, percioche lodiamo, e preghia» mocon riutercITe dèlie gratiè , die per cotar melo fi oitengono II volito càto e sepre vgua- le dal princìpio al fine; & è tutto pieno di puri . tà , pecche nulla giamai per voi ftelfi eh edete , Se ogni volita mira è folo il dar glotia fimpli- eiHìmanienrc à colui, che vi hà creati. Horx /condiamo ( fe vi e in grado SereniflìmoSite,). da i Mondi incorporei à Confiderare alquanto icorporei,che viaflìcuro ,che troueremo verace la propofitione del Sauio . Hoc quoti conti« mt omni» fcicatiamhabtt vocis . E prima fe al Celefte ci rivolgiamo,è co fa certa, che’l gratin volume di que’globi giteuoIi,e fonari,, è vna muta di Mufica,ma non già muta, perche Cali tnarranfgiorìam Dti. Vdite oò,chc na dice Orfeo .Tvtftà CéUù canora cìtburum ttmge-