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ift Là M v s i c a" tffì Tolgendo , ò gouernando l’orbe ftio armò* * nia felice, t confoneuole . Nè parlo foto de gli altri cerchi inferiori, a’qaali affegnati fono; ma j dell'Empireo ifteflo , Cielo inmobile, eficura cafa della eterna beatitudine , doaeèJa maggior Cappella di quefto gran Tempio dcll'Viìi- iierfo ; la cui gloria , che fi a, ò polla elfcre fen- 23 le delitie della Mufica , «iuuo, che diritta* mente giodxhi iAimerà giamai. E ciò conferma l’auttorità di graoifiìmi Padri, i quali piamente contemplano 1* felicità de’Beati , della disina nilone partecipami,noaefTere alrro.che Mulica . E le bene il cantare , e'1 parlare angelico «immunemente fi tiene , che fia puro, e iwriioale ; «ut non ri è mancato chi habbi» . detto, 1'vn‘Angiolo parlare all’altro, come gli I huominil’yn l'altro fanno , con voce corpo- iea, e (cufibile . Vera cofaè ,ch‘e/Tcndo due i «irti à formarla voce.e'lfuono(fecondoi Fifij ci ) allegnati dalla Natura, l’aria cioè, c l’acqua; e richiedendoli di neceflìtà inqoeftaatti- I rolatiooe lo ftromento corpereo , ch’è la lingua ; par ^ie non e.lendo fopra i Cieli elemen» , to alcuno, nè haoendo gli Angioli corpo,Mufi« ca perfetta edere non vi porta . Nulladtmen», fe vogliamola letterale fpofitione feguitare_», troueremo.che dicci! gran Filofofo Dauid. Et mqut orniti: flut, (uftr Ceriti funi,laudi/ acmi Uomini . E prima di lui l’oracolo di Mosèha- uea detto. Diuifit xquas ab aquls. Oltte.che fe il nonoCielo opmirne riha, che fia chilolitro, cioè aqueo, adunque l'ordine feguendode gli elementi,potiemo credere,che'l Cielo fnpe- riore a quello Zìa aereo,ma aereo raffodaro in_j cetra fermezza bafteoolc àfoftenere il trono dei Prcn-