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ti* La P i t t v r a compra, talché quel, ch'era proprio della terra , fù trafportato nel Cielo, e quel, ch’era degno del Cielo fù conceduto alla terra. Beoj fi verifica in quefto trafico la profetia d ’ Ifaia. Cuins mgottatores Principet, & trurrt ntgo- fiati» eius, &mtrces eiui f*n*iific*tt nomino . Auuentutofiflìmo cambio,due anime beate per vna Sindone Santa. Samiflìma vfura, per vna Sindone Santa due anime beate, Gtn. tililTìma mercatantia , doue Chrifto à gtufa di quel G'oielliero Euangelico , qui vn* intenta prttio/a mirgarita,vendit cauli» quA habtt, Q> imit tam, ritrouatene non vna fola , ma due ,di tutto ciò, ch’egli haueua di meglio , fece con vantaggiofo gu adagno pof- felTori gli heredi del voftro glor ofo legnag- g'o . Che perciò la medefima fcrirtura fog- giugne . Et cingitium tradititi Ch*n*nto . Cinto d’Italia fon quefte Alpi infujierabli . Cinto di Torino fon quefte mura incfpugna- bili. Ma Cinto molto più ficuro , e più forte di tutto il voftro Stato ( Sereniamo Sire ) è quefta Saotiflima Sindone,baftione,che da tue* ti i sinvei vi guarda, c da ogni infidia vi difen. de. Spianinfi i fotti,abbattanfì le rocche,sbaditi il vallo d’Augufta , rouini il Monuifo, pre. Cipiti il Monfanefe, atterrili tatto qucH'antc* murale di rupi, e di balze, che per lunghiflima linea , incatenate à quefto dclitiofo paefe fan* no corona, pur«he folo il voftro celefte propugnacolo rimanga in piedi. Ch’ alla fine non £ altezza, che non fi fuperi, afprezza, che non fi domi, fotttzza , che non s'efpogni. Anche le pendici fafTofe, & impenetrabili dell’Atho furono damarmi Pcrfiane fuifcerate, & aperte. Au-