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Dici k i a I. ioj feerie quanta per me fi può perfettione , vengo di bel nuono col fuggecro della cofa dipinta à darle l'»ltiino compimento. E certo quale oggetto fi può agli occhi nollri rappiefenta* re, ò {ini degno, ò più caro, ò più profitte* uole di quel, che appare in quefta (acrofaura_j touaglia? qual rena di latte ? qual torrenre di miele ; qual fiume d’oro qual'intelletto angeli* co,non che humano,potrebbe penfare, non che narrare,contemplare,non che deferiuere le ma* rauiglie , che fi racchiudono in quefto prototipo della paffione del Signor noftro ? 11 figliUol di Dio incarnato,flagellato,fpinato, impiagato, inchiodato, fanguinofo, morto,fcpolto,r.fnfci* tato. Ciie più fi può credere dei titillerò delia noftra redentione, che quioi apertamente non iidimoftriì Gioueuole à noi inucroè l’imagi- ne della Morte, come quella,la cui memoria fpefle rolte dal peccato fuoi pteferuarci. Minorare nouijfima tua, {$• in iternum non poetati!. Pure hà non sò che dello fpauentofo , e dell’horr.bile, percioche rifueglia in noi la du- ra rimembranza del noftro fine . O mors , quàm amara ejl memoria tua ! Ma l’imagine del morto,che qui fi vede infieme col faloteuole gionametuodell’anime por:afeco vna dolcezza ineffab le , che confola gli occhi,intenerifee gli fpinci, & riceicando le vifeere infino all’ intime caueroe del cuore, riempie il petto de' credenti di celefte foauità . Maggiore honore non feppe far la Republica Atheniefe à Mil- eiade per hauer liberata non folo Athene, mu la Grecia tutta dal furore dell’armi Pcr(iane_>, che fare in rn publico portico dipignere la_« guerra , e la vittoria , io ella principalmente E 4