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hanno pur veduto ormai tutto quanto d'orrore può vedersi, ne hanno ancora la visione nettissima — io non ho scorto che desolazione di cuori e povertà di esistenza... anche povertà!.. Piccolo bocciuolo, che domandava alimento di sole e di luce, sugli esangui petali della mia infanzia, io non ho avuto altra elemosina di alimento affettivo, che l'ira ed il dolore !

Nostro padre — ed ecco la ragione unica della nostra comunione di sangue — era un uomo altero et violento, dalle passioni infrenabili. Null'altro io so di lui, poi che egli — benché vissuto sino alla mia maggiore età — era per me un estraneo, a cui nulla mi legava: neppure la riconoscenza di avermi dato la vita. E pure, sì, qualcosa mi legava a lui: l'orgoglio del nome antichissimo, la pre-dilezione per la raffinatezza, quella connaturata aristocrazia, che lui condussero ad essere tiranno, io, ad essere vittima.

Oltre questo oscuro legame di vane fisime, anzi di dannose debolezze, nulla, fra me e colui che mi generò, è esistito di comune. Io son passata