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Tu conosci la mia cameriera. È una ragazza di venticinque anni, abbastanza attiva, se bene delicata di salute, che sa il suo mestiere e che lo fa con esattezza.
Un anno dopo, circa, ch’io l’aveva presa con me, seppi che da me essa era venuta, dopo di essere stata, per qualche tempo, in un luogo infame. Come vedi, l’immediata sua provenienza non era, né poteva riuscirmi, molto simpatica. Ma, malgrado i consigli di ributtarla nella strada, io l’ho tenuta ancora con me.
Che vuoi! la mia pietà cristiana non è forse, molto ardente, in quanto si riferisce alle pratiche esteriori del culto — e ciò mi ha attirato, più di una volta, lo sdegno e gli anatemi degli ipocriti. Ma di Cristo io seguo, con sincero slancio interiore, i santi insegnamenti di carità. Fare il bene ha avuto sempre per me un’attrattiva profonda ed io l’ho fatto, questo bene, ne ho la soddisfazione, anche quando, non solo il danaro, ma la mia pace, persino la mia salute, erano certe di averne danno. Che dirti?... A me piace fare il bene: