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Io no. Io non ho potuto mai far ciò. Io non ho mai creduto abbastanza, da confessarmi al prete per fede di perdono ... né ho mai non abbastanza creduto, da servirmi del Sacramento come di un comodo sfogatoio. Ed appena sono stata padrona delle mie azioni, ne sono rimasta lontana ... privandomi così anche della illusione di sentirmi alcuna volta libera e sollevata dall’incubo che mi opprimeva.

E pure non mi sarebbe mancata, a compenso, la confidente e l’amica. Ma tu sei donna ed io, per quanto abbia potuto volerti bene, ho sempre provato un’avversione inesplicabile per le confidenze di donne. T’ho fatto torto, lo so; tu avevi larga la mente, per comprendermi e largo il cuore per condonarmi; ma, non so perchè, le confidenze femminili hanno sempre avuto per me sapore di pettegolezzo, quando riflettevano piccole cose, di vanterie, quando si trattava di cose grandi. Il solo timore che tu mi avessi potuto sospettare piccina, o esagerata — la prima cosa per misoneismo spirituale, la seconda per megalomania