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per due – finchè il mistero delle poche parole paurose mi si fosse svelato.

Rapida nei moti, ma pur sgomenta nelle idee, in un’ora io aveva preso ogni disposizione, giungendo in un volo alla stazione, in tempo ancora per prendere il diretto del mattino.

L’azione violenta mi aveva impedito, sino a quel momento, di adunare i pensieri fuorviati dalla subitaneità del caso; ma, non appena caduta nell’inazione del viaggio, mentre, dinanzi alla sguardo distratto, la bella ed assolata campagna toscana svolgeva la ruota placida del suo incantesimo, la mia mente riprese la limpidità e la scorrevolezza abituali.

E, subito, più grande ancora del dolore, una immensa stupefazione mi vinse. E come?! Viviana moriva? - Viviana, che io aveva veduta pochi mesi prima in buona salute, fine e pallida e nervosa sì, ma per ciò stesso, forse, indistruttibile! Che cosa era accaduto?... Un malore improvviso?… Una malattia improvvisamente aggravatasi?... Ma, in questo caso, ne sarei stata informata fin dal-