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Ma il supremo giorno giunse, in cui il divino sacrificio d’amore doveva venir consumato. Ricordi, anima, il cantuccio che ci accolse primo? ... Era una piccola osteria di campagna, netta e fragrante di cibo e tutta attorniata da una pergola di roselline gialle. Noi vi giungemmo stanchi, dopo una gita per certi viottoli campestri, così malagevoli, ch’io spesso vacillava — forse per averne il brivido di sentirmi sostenere dalle tue mani ... Stanchi eravamo ed affamati, e con molte risa, sane e felici — mentre gli occhi dicevano le frasi ardenti, che le bocche non potevano — noi ci ristorammo sotto i viticci profumati. Soli eravamo e un po’ stanchi e molto e molto desiderosi ...
L’ostessa, vedendo cotali sposi a disagio sulle seggiole rozze, ci offrì — benedetta! — la patriarcale ed unica camera della sua locanda... Oh il lampo delle nostre pupille alla proposta, e il tumulto improvviso del sangue entro le arterie,