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nella ricerca ... a tentoni ... a caso ... brancolando nella folla come un ebra ... buttandomi di qua e di là come un’allucinata ... stendendo le mani, folle, ad afferrare tutto quanto mi si parava dinanzi, e mi pareva dovesse essere il fantasma di te ... E, a volte, un urlo di trionfo mi sfuggiva dal petto, ansimante ... “Eccolo! ... È lui! ...” Io ti aveva trovato ... io avevo messo queste mie mani voraci sulla tua vita, per travolgerla nella mia, per farla cadere entro la mia, quasi dentro un precipizio! ... E allora una vertigine di felicità mi prendeva ... Eri tu! ... Eri tu ... i cercato tanto ... il tanto agognato! ...

E tu non eri. ― Ed io riprendeva la mia ricerca ... Ed ancora io mi agitava frenetica, cercando al buio quella divina sorgente di vita, quel cibo divino che mi sazierebbe alfine ... che mi darebbe alfine la certezza sovrumana di aver trovato l’altra metà del mio essere, senza la quale io non poteva dirmi vivente: Te! ... E così sono andata, instancabile, incalzata alle spalle, sospinta