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vece tua. Non so: ma io provo, ora, la sensazione di averti sempre conosciuto e di essere sempre stata tua. Perchè? ...
Si dice, tuttavia, che le impressioni recenti sieno le meno vive — e se è vero che il sovrapporsi incalzante delle nuove sensazioni trova il terreno già sfruttato, e però non incide solchi molto netti, ne molto profondi — tu dovresti rappresentare in me il piccolo ruscello, che corre a fior di terra, non già il largo fiume che va, per il letto profondo, sonoramente ed ampiamente irrorando la sponda. — Invece questo è: che tu solo nell’anima mia e nel mio senso corri come un fiume ed inondi — mentre il mio passato, sia pur di passione, si confonde in una intricata rete senza rilievo. Perchè?. ..
Veramente io credo che tu sia sempre stato, nella mia vita. — Io non ti ho conosciuto sempre, no — ma ti ho sentito — e però ti ho cercato e però, forse, ti ho avuto, sempre. Sin dall'adolescenza, quando orgogliosa dei miei sedici anni, arditi e splendidi come un levar di