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i tanti e veementi e scomposti baci di passione, di quanta trepida e devota gioia non è posar la bocca sulla palma ... in quella piccola ed ardente area, ove l'intera energia della vita sembra palpitare! ... La palma della mano, o mio Fabrizio, è così significativa! ... In essa è raccolto tutto il profumo e tutto il moto e tutto il calore di una vita — e le labbra, che vi si posano, godono di suggere la triplice condensazione, che è fatta di poesia, di forza e di voluttà. Io la baciavo, dunque, la tua palma, a tuo dispetto, e per tenerla salda l’affondavo nel seno .... ma tu, sentendo ardere su essa il cerchio di fuoco della mia bocca ed il vellicare del mio alito, ti agitavi vibrante, domandando pietà come per una delizia troppo grande! ...

Oh mio paradiso di ieri, o passato così recente e pure così disperatamente lontano! ... O mio Fabrizio ... tesoro e gioia e spasimo mio!