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non dicemmo nulla, ma qualcosa in noi si chiuse, come se quell’ostacolo, anziché sbarrare il passo del nostro cammino, avesse sbarrato la via del nostro amore!... Sciolti ormai, con le mani strette alle sbarre, ed i visi intromessi alle sbarre, noi rimanemmo alquanto a guardare al di là della serrata, entro l’oscurità degli alberi, forse sperando che l’occhio, a forza di scrutare, discernesse alcunché di noto e di confortante. Ma non vedemmo nulla, se non il nero del fogliame denso, ed il viluppo delle piante immote.

— Andiamo, Tristano? — dissi, con voce fioca, triste sino alla morte.

Voi mi prendeste fra le braccia, nervosamente, e dinanzi al cancello chiuso, sul giardino — e sul futuro — ancora una volta cercaste le mie labbra, ed ancora una volta a lungo, irosamente passionato, le teneste unite alle vostre.

Un gemito, un urto di tutte le viscere, un volo di tutta l’anima... e Tristano e Vivian non si sarebbero veduti mai più!

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