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sta attiva — due moti, che mi distaccavano per sempre dalla legalità e mi mettevano, senza rimedio, entro la via spinosa del contrabbando coniugale.

Ah!... gli uomini..., i mariti non vogliono pensare alla responsabilità dei propri atti, nelle azioni delle proprie mogli! La considerazione di aver influito, in qualche modo, sulle più pazze e più deplorevoli azioni della donna, di cui dovevano essere, non soltanto padroni, ma salvaguardia, è infinitamente estranea alla loro coscienza. Non dicono essi, a scusa delle loro gelosie, a volte ripugnanti, tanto sono ingiustificate, che l'uomo è bracconiere e che la donna è la selvaggina, sempre appostata?... Se ciò è, dunque, perchè il marito non si fa, non con la prepotenza, vana sempre, ma con la cura, con la tenerezza, con l’oculatezza delicata e vigilante, la guardia forestale del suo proprio possesso?... E se la donna è nervosa, ed avventata, ed isterica, perchè non cerca egli di non urtarla, di non ferirla, di non suscitare quelle deficenze psichiche e farle divenire efficenze?

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