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saggio programma di mondano — se ne è andata, così, lacrimevolmente, come un fuscello nel torrente del nulla ....
Oh! so bene che insieme a questi sentimenti, di un dolore se non altro riflesso, voi proverete anche il fastidio di vedervi frastornato nella vostra abituale quietudine, tutta fatta di sapienti calcoli e di buona filosofia scettica. Io vengo, forse, a gittare una pietruzza nel placido laghetto della vostra vita, al quale avete avuto sempre l’arte abilissima di dar corona di fiori, e manto di ninfee, e voli di farfalle; né dubito che questa mia lettera — la quale certo vi troverà intento a scioglier qualche complicata questione politica, o ad imbastire qualche graziosa avventura — vi darà la noia delle cose intempestive, agitatrici sempre, anche quando son liete.
Ma che cosa farci, caro Riccardo? ... Come vi ho detto già, quest’ora della mia vita non è serena, né semplice, e, per quanto grande sia stata sempre la mia cura di non entrare nella vostra vita, se non per quelle vie, che a voi piacevano,