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permesso amare la vostra superficiale affettività ed il vostro indiscutibile egoismo. Tale poca affettività e tal molto egoismo, del resto, non vi hanno impedito mai di esser buono e compiacente — sia pure che il merito ne ridondi alla cura di evitare a voi stesso la noia di far dei malcontenti, di veder dei volti afflitti, di udir dei rimproveri fastidiosi.

Penso, dunque, che quando mi udrete morta voi non potrete salvarvi da un senso di dolore e di rimpianto, per me finita — e per voi che, nella mia fine, vedrete meglio che non nel vostro andare, quanto rapidamente, anzi fulmineamente, la vita passi, e passi la giovinezza, e passino, le gioie — le altrui e le proprie. Così che un grande rammarico, un’amarezza di delusione, una nostalgia di passato vi frugheranno l’anima, quando udrete che questa donna che voi iniziaste alla passione, da cui coglieste tanta freschezza di sentimento e tanta vergine inesperienza di sensazione; che questa donna, che vi amò tanto e che pur voi amaste stranamente troppo, al vostro