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Al Conte Deputato RICCARDO...
Riccardo,


Veramente io non so se faccio bene a scrivervi. Quest’ora della mia vita non è lieta, né semplice — e, se io ho tutta la lucidità di volere, non ho forse tutta la volontà di curarmi se le mie azioni son per arrecare altrui noia, o dolore. Ma, poiché molto mi dispiacerebbe che voi, udendo la mia morte, poteste credere — vantarvi, o dolervi — di avervi avuto una qualsiasi parte d’influenza, io voglio scrivervi mentre la vita mi dà ancora un attimo di forza, per dirvi che voi siete perfettamente estraneo alla mia risoluzione.

Malgrado questo, però, io non son certa troppo del sentimento, che vi sorgerà nell’animo alla notizia. Voi mi avete voluto bene, mi avete anzi amata .... più amata, forse, di quanto vi abbia mai