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cette velenose, per servirsene poi tutto in una volta! ...
E addio, mio buono, mio caro amico. Perdonate, ve ne scongiuro, il dolore ultimo che vi dò — come mi perdonaste l’altro, che vi inferii grandissimo, di non amarvi d’amore. Io so che voi mi ricorderete sempre, e che sarò sempre per voi la donna desiderata. Dolce conforto questo, e che non avrei avuto, ora — morendo — se, viva, io avessi voluto dare a voi l’altro di appartenervi — Un ultimo egoismo questo. Massimo, che voi compatirete, perchè sapete che, nella mia vita, io non ne ho avuti molti. E addio ancora e per sempre!
Viviana.