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questo ripiego, anche, che mi dasse lo scopo seducente, indipendentemente dai mezzi spiacevoli!...

Nella mutabilità stessa dei miei amori — sulla quale predominante influenza ha sempre avuto la irrequietezza del mio spirito, la eccessiva incontentabilità intellettuale nel giudicare . la realtà figurativa dell’uomo idealizzato — si è sempre congiunta questa ribellione del senso, verso la imposizione di quelle leggi fisiologiche, che sentivo in me stessa imprescindibili, e dalle quali avrei voluto, al tempo medesimo, sottrarmi.

Le mie predilezioni — schiettamente morbose — erano tutte per un piacere ideale e materiale, che mi venisse, senza deviazioni, in diritta linea, da una supereccitazione intellettuale — ampia ed ardentissima. Ciò non essendo, ciò non potendo essere — io ne ho provato senza tregua uno scontento, una ribellione tanto più acuta, ch’io ho dovuto confessare a me stessa la mia incapacità di appagarmi di un amore, che mi avesse dato, o l’uno, o l’altro, dei piaceri. Entrambi io li voleva, ecco... ma così, no!...