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rito, non ho dovuto avere dagli amanti: e come, nelle mie nozze, non è valsa la mia sana giovinezza di femmina, così, nei miei amori, non è valsa l'esuberanza della mia sensibilità e della mia passione. Quale scandalo enorme sarebbe scoppiato, entro la mia casa e sarebbe dilagato al di fuori, se io avessi dato un figlio, a chi poteva sapere non esserne padre? Quale enorme urlare di tutte le ipocrisie e di tutte le viltà, se, anziché il piacere, da sterili e febbrili carezze, prodigate quasi disperatamente nella menzogna, io avessi, da una carezza sola, sia pure illegale per la società, ma benedetta dalla natura, raccolto il frutto dell'avvenire, la creatura che mi avrebbe redenta! ...

E pure, don Flaminio, per quello che voi prete — ed il codice — avreste chiamato delitto, io non commetterei ora quello, ben più grande, di troncare da me stessa la mia vita — come si recide uno sterpo inutile, che le tempeste hanno schiantato, e che però non ha mai dato frutti né fiori. Io muoio, ora, per aver dovuto — cir-