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selvagge erbe — s’era aggiunta, ricordo, ai papaveri una manciata fitta di grosse margherite gialle — e la vostra risposta mi rischiarò di molte incertezze passate, come doveva rischiararmi di molte altre vostre parole a venire.

— Sono tanto belli! — diceste, guardando con simpatia la macchia vivace e petulante.

Ma quel giorno io non osai muovere alcuna domanda: mi contentai di osservare la vostra persona di prete, delicato e pallido, i cui quarant’anni sembravano di più — forse per le fatiche della cura malsana e per le privazioni della misera congrua. E, nel viso emaciato e già rugoso, vidi gli occhi placidi e grigi metter soli una nota di forza — forza di bontà e di fede. Voi pure mi guardaste, ricordo, ed il vostro viso ebbe la stessa espressione di simpatia, che poi doveva mostrar per i belli e selvatici fiori. Non era anch’io, infatti, un vivace purpureo fiore di giovinezza, eretto e fresco come appena sbocciato alla vita?

Pochi giorni mancavano all’Assunta e voi, pas-