Pagina:Le confessioni di una figlia del Secolo (1906).djvu/149


― 141 ―

pisco di me stessa. Non comprendo come non mi drizzassi e non ti schiaffeggiassi — semplicemente. Invece non mi mossi e mi contentai di crollare il capo, come dinanzi ai vaneggiamenti di un pazzo.

Dopo una breve sosta, in cui tu ed io e l’ambiente stesso sembrammo raccolti in un solo stupore ed in una sola curiosità, riprendesti più piano ancora:

— Senti, Viviana.... io conosco un uomo che ti vorrebbe....

Fremei nelle viscere. Ma nulla, sul mio volto, tradì il fremito improvviso.

— È un uomo attempato.... Respirai.

— .... ciò che infine non mi dispiacerebbe.

— Ah sì? — ghignai, d’un tratto, riacquistando la parola.

— Eh!... capirai.... un uomo attempato è sempre meglio disposto a largheggiare.... Si sa che l’amore della donna non c’entra.... e quindi, la gratitudine deve mostrarsi maggiore....