Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 136 — |
— Vieni un po’ qua....
Levai le spalle.
— A far che?...
— Vieni un po’ qua — ripetesti.
Mi alzai, senza nascondere la mia cattiva voglia.
E quando fui ritta dinanzi a te, domandai:
— Ebbene?
Tu mi prendesti per le mani e, d’un colpo, mi facesti cadere sulle tue ginocchia. — Subito mi dibattei, stizzita.
— Lasciami.... che fai.... non mi seccare....
L’ora volgeva trista pe’ miei sogni e la solita scena ripugnante incominciava! Ma tu mi tenevi stretta pe’ fianchi, vietandomi d’alzarmi.
— Sta qui....
— Ma no.... lasciami andare.... non senti che caldo!... O via!... lasciami.
Su me, le tue mani si facevano più violente e più ardite.
— Lo sai che sei bella?... — balbettasti.
— Sì.... lo so.... lasciami....
— Lo sai che sei attraentissima? ...