Pagina:Le confessioni di una figlia del Secolo (1906).djvu/114


— 106 —

mentre le labbra balbettavano confuse parole di amore e di supplica.

La zia ci colse così: io fra le tue braccia e tu che mi baciavi i capelli per farmi tacere. Una gran fiamma ne accese il volto ossuto e senza misurare la gravità delle parole ella gridò:

— Ma sapete che siete indecenti?.. E vorreste che io vi lasciassi andare insieme? Eh via! sarebbe uno scandalo!

Noi ci sciogliemmo, pallidi — tu di ira, forse, io, certo, di vergogna. A denti stretti tu domandasti:

— Che cosa dite zia?

— Dico — borbottò quella, furente del proprio errore — che Viviana non uscirà di qui!

E tu partisti solo. Ed io ripiombai nella mia miseria. Ma le parole della zia mi restarono nell’anima, come un aculeo. Esse mi avevano rivelato, ben più e ben più addentro, che non i miei inconsci turbamenti di fanciulla, qual’era il destino, che la natura aveva imposto alla mia vita di donna...