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non farò; ch’io non li farei una delle mie per cento delle sue.


Qui conta d'un gentiluomo che lo 'mperadore fece impendere.


NOVELLA LIX.


Federigo imperadore fece impendere un giorno un grande gentiluomo per certo misfatto. E per fare rilucere la giustizia, sì ’l facea guardare ad uno grande cavaliere con comandamento di gran pena, che nollo lasciasse spiccare; sì che questi non guardando bene, lo ’mpiccato fu portato via. Sì che quando quelli se n’avvide, prese consiglio da se medesimo per paura di perdere la testa. Et istando così pensoso in quella notte, si prese ad andare ad una badia che era ivi presso, per sapere se potesse trovare alcuno che fosse novellamente morto, acciò che ’l potesse mettere alle forche in colui scambio. Giunto alla badia la notte medesima, si vi trovò una donna in pianto, scapigliata e scinta, forte lamentando; et era molto sconsolata, e piangea un suo caro marito lo quale era morto lo giorno. Il cavaliere la domandò dolcemente: madonna, che modo è questo? E la donna rispose: io l’amava tanto, che mai non

    e il Manni mad io: ma nel Vocabolario, il qual cita questo passo, sta madiò. Val certamente e corrisponde al mehercule de’ Latini, e al ma foi de’ Francesi.