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povero. E Marco disse: tiello credenza1 a me, et io a te.
Come uno della Marca andò a studiare a Bologna.
NOVELLA LVI.
Uno della Marca andò a studiare a Bologna. Vennerli meno le spese. Piangea. Un altro il vide, e seppe perchè piangea; disseli così: io ti fornirò lo studio, e tu m’imprometti che tu mi darai mille livre al primo piato che tu vincerai. Lo scolaio studiò, e tornò in sua terra. Quelli li tenne dietro per lo prezzo. Lo scolaio, per paura di dare il prezzo, si stava, e non avvogadava2, e così avea perduto l’uno e l’altro; l’uno il senno, e l’altro i danari. Or che pensò quelli de’ danari? Richiamossi di lui, e dielli un libello di due mila livre, e disseli così: o vuoli vincere, o vuoli perdere. Se tu vinci, tu mi pagherai la promessione. Se tu perdi, tu m’adempierai il libello. Allora lo scolaio il pagò, e non volle piatir con lui.