Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
31 |
Della grande limosina che fece uno tavoliere per Dio.
NOVELLA XVII.
Piero tavoliere fu grande uomo d’avere, e venne tanto misericordioso, che prima tutto lo avere dispese a’ poveri per Dio. E poi quando tutto ebbe dato, et elli si fece vendere, et il prezzo diede a’ poveri tutto.
Della vendetta che fece Iddio d’uno barone di Carlo Magno.
NOVELLA XVIII.
Carlo Magno, essendo ad oste sopra i saracini, venne a morte; fece testamento: intra l’altre cose giudicò1 suo cavallo e sue arme a’ poveri. E lasciolle a un suo barone, chè le vendesse, e dessele a’ poveri. Quelli si tenne, e non ubbidio. Carlo tornò a lui, e disse: otto generazioni di pene m’hai fatte sofferire in purgatorio per die, per lo cavallo e l’arme che ricevesti. Ma, grazia del signore mio, io ne vo purgato in cielo, e tu la comperrai amaramente. Chè, udenti cento mila genti, venne un trono da cielo, et andonne con lui in abisso.
- ↑ giudicò: vale a dire legò; lasciò per legato.