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Qui conta d’un uomo di corte che cominciò una novella che non venia meno.


NOVELLA LXXXIX.


Brigata di cavalieri cenavano una sera in una gran casa fiorentina, et aveavi un uomo di corte, il quale era grandissimo favellatore. Quando ebbero cenato, cominciò una novella che non ne venia meno. Uno donzello della casa che servia, e forse non era troppo satollo, lo chiamò per nome, e disse: quelli che t’insegnò cotesta novella, non la t’insegnò tutta. Et elli rispose: perchè no? Et elli rispose: perchè non t’insegnò la restata. Onde quelli si vergognò, e ristette.


Qui conta come lo ’mperadore Federigo uccise un suo falcone.


NOVELLA XC.


Lo ’mperadore Federigo andava una volta a falcone1, et avevane uno molto sovrano, che l’avea caro più d’una cittade. Lasciollo a una grua; quella montò alta. Il falcone si mise alto molto sopra lei. Videsi

  1. andava una volta a falcone. Andar a falcone vale andar alla caccia col falcone.