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Tolsero alquante galee. E tolsero conducitori, e pagarli, e mandaro il bando che tutti li poveri andassero alla riva, et avrebbero del pane del comune. Andarvene tanti, che maraviglia fu; e ciò fu perchè molti che non erano bisognosi, si travisaro. E li ufficiali dissero così: tutti questi non si potrebbero cernire, ma vadano li cittadini su questo legno, e’ forestieri nell’altro. E le femine co’ fanciulli in quelli altri; sì che tutti v’andaro suso. I conducitori furo presti; diedero de’ remi in acqua, et apportarli in Sardegna. E là li lasciaro, chè v’era dovizia; et in Genova cessò il caro.
Qui conta d’uno ch’era ben fornito a dismisura.
NOVELLA LXXXVI.
Fu uno ch’avea sì grande naturale, che non trovava neuno che fosse sì grande ad assai. Or avvenne che un giorno si trovò con una putta che non era molto giovane; et avvegna che molto fosse orrevole e ricca, molti n’avea veduti e provati. Quando furo in camera, et elli lo mostrò. E per grande letizia la donna rise. Que’ disse; che ve ne pare? E la donna rispose * . . . .