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Come Cristo andando un giorno co’ discepoli suoi per un foresto luogo, videro molto grande tesoro.


NOVELLA LXXXIII.


Andando un giorno Cristo co’ discepoli suoi per un foresto luogo, nel quale i discepoli1 che veniamo dietro videro lucere da una parte piastre d’oro fine. Onde essi, chiamando Cristo, meravigliandosi perchè non era ristato ad esso, sì dissero: signore, prendiamo quello oro che ci consolerà di molte bisogne. E Cristo si volse, e ripreseli, e disse: voi volete quelle cose che togliono al regno nostro la maggior parte dell’anime. E che ciò sia vero; alla tornata n’udirete l’assempro2; e passaro oltre. Poco stante due cari compagni lo trovaro, onde furo molto lieti, et in concordia andaro alla più presso villa per menare uno mulo, e l’altro rimase a guardia. Ma udite opere ree che ne seguiro poscia de’ pensieri rei che ’l nemico diè loro. Quelli tornò col mulo, e disse al compagno: io ho mangiato alla villa, e tu dei avere fame; mangia questi duo pani così belli, e poi caricheremo. Quelli rispose: io non ho gran talento di

  1. nel quale i discepoli ecc. Questo pronome nel quale è di soprappiù, e guasta la sintassi. Potrebbe tuttavia starvi se in vece di Andando si leggesse Andavano. Di così fatti errori di sintassi non sono rari gli esempi nelle scritture de’ trecentisti: ma io stimo che sieno da imputarsi alla trascuranza piuttosto de’ copisti che degli autori.
  2. n’udirete l’assempro. Assempro, voce usata da’ più antichi de’ nostri Autori, lo stesso che esempio.