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Il benemerito comizio di Vogherà inviava 80 opere e diverse litografie di uomini e fatti celebri. A questi, altri 60 se ne aggiunsero per commissione del deputato Toscanelli.
Le circolari spedite non si sa perchè, pochissimo o quasi nulla fruttarono, forse perchè non tutti ancora sono convinti che il regalare un libro che tante volte sta ozioso per anni sui tavolini o sugli scaffali è fare un gran bene a buon mercato; e il Toscanelli allora volle essere generoso di 200 lire; atto veramente degno di ogni lode e raro in ispecie fra i patriotti d’oggidì, a molti dei quali la patria sta più sulle labbra che sul cuore; il Toscanelli da quel nobile protettore ch’egli è delle patrie glorie e delle patriottiche imprese, aveva già donato ai comuni di Calci, Lajatico, Capannoli, Palaja, Peccioli, Ponsacco, Pontedera, 90 vol. per cadauno. In tutto il comune di Cascina che pur conta una popolaz. di 19 mila abit. e molta e ben provvista possidenza, due soli fecero doni considerevoli di libri; la nobil casa Orsini delle Fornacette che diè 100 vol. e 130 Bernardo Conti caffettiere.
Il municipio però avrebbe presa ottima risoluzione se avesse accettato (come doveva) l’offerta, fattagli dal Ministero, della Biblioteca degli ex-padri Cistercensi di Peccioli; avrebbe cosi potuto aiutare meglio l’opera così bene avviata riunendo come in un fascio due elementi, libri vecchi e libri nuovi, che pur potevano star benissimo insieme, facendosi una sezione fissa e una sezione circolante; ma il municipio dovea stanziare in bilancio L. 200 pel mantenimento della Biblioteca! Ecco il perchè gl’istinti della taccagneria si risentirono e prevalsero, sebbene il comune sia ricco e potesse farlo!