Pagina:Le biblioteche popolari in Italia dall'anno 1861 al 1869.djvu/36


— 32 —


menico; ne farà l’inaugurazione solenne la Società Artigiana, ed altra Biblioteca, ma d’indole pedagogica, va annessa alla scuola normale maschile per uso degli alunni e delli insegnanti.

Caltanisetta.

«Piazza — Terranova.»

Anco la città di Caltanisetta va in breve a prendere quel posto che a buon dritto si merita in fatto di popolare istruzione fra le città italiane. Il chiarissimo R. provveditore Sebastiano Gàrgano in unione all’ispettore Francesco Polizzi e al delegato Guglielmo Rava si sono dedicati con impareggiabile zelo a questo scopo, e vi riusciranno perchè coadiuvati anco dalle autorità locali amministrative. Ne sono arra le Biblioteche popolari iniziate dall’egr. provveditore, che vuole ch’ogni comune della provincia abbia la sua Biblioteca aperta al figlio dell’artigiano.

Il Consiglio provinciale seguendo tali propositi rendevasi benemerito di questa utile propaganda, stanziando a tal uopo la somma non lieve di lire 3 mila nell’adunanza dei 25 aprile 1868: approvava in quella dell’8 dicembre il regolamento generale di cui riferiamo qui le basi principali.

«Le opere destinate a comporre le Biblioteche popolari dei comuni della provincia sono scelte dal Consiglio scolastico provinciale. La Biblioteca sarà concessa ad ogni comune che ne farà richiesta e che sia disposto a bilanciare una annua somma non minore di lire 30 per accrescerla, a far legare i libri, e a fornire un apposito locale presso le scuole provveduto di suffi-