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tardò molto a farsi vivo in ogni angolo della Penisola1.
Nella Società pratese prevalse il principio della non gratuità della lettura, principio già adottato in Iscozia e poi anco in Alsazia, e dalla Societé Franklin, come quello che offre l'unica via
- ↑ La Biblioteca popolare di Prato, oltre il premio all’Esposizione universale di Parigi nel 1867, raccolse gli omaggi dei più illustri cittadini d’Italia e l’elogio di ben 80 giornali fra nazionali ed esteri: ebbe due sussidii dal Ministero della pubblica istruzione, lire 50 dal prefetto della provincia marchese Torrearsa, lire 100 da Gio. Macé e più di 2000 volumi di soli doni, distinguendosi sopra tutti il socio onorario Carlo Usigli che meritò per questo la medaglia di benemerito.
Più particolari notizie possono attingersi nelle pubblicazioni che da otto anni a questa parte si vanno facendo e si riassumono nella seguente nota bibliografica:
Statuto e regolamento della Biblioteca Pratese.
Relazione del presidente avv. Bruni. Ottobre 1863.
Delle biblioteche popolari e dell'istruzione nelle campagne per A. Bruni.
Parole inaugurali dal senatore Arrivabene premesse alla 3a relazione dell’avv. Bruni.
4a Relazione dell’avv. Bruni - Del Romanzo nella Biblioteca popolare per A. Cini.
Memorie e documenti della Biblioteca popolare di Prato.
Continuazione alle dette Memorie. Anno VI.
Le Biblioteche e i libri popolari, 5a relazione per A. Bruni. Anno VIII.
Cataloghi: fasc. 1°, 2°, 3°, 4°, 5°.
Dalla statistica delle letture recentemente pubblicata resulta che nell’anno 1868 si lessero 2399 libri, dei quali580 furono letti da donne, 245 » » da artigiani, 215 » » da negozianti e droghieri; gli altri furono letti da persone che si applicano ad arti liberali e alle lettere.
La materia poi della lettura era distribuita cosi:
1377 Romanzi, 395 Storia, geografìa e viaggi, 226 Trattati popolari educativi, e il resto lettere e scienze.