Pagina:Le biblioteche popolari in Italia dall'anno 1861 al 1869.djvu/125


— 121 —


cietà di donne che contava da prima 77 iscritte ed ora 61 obbligate per un triennio alle quote mensili di centesimi 50; ha una ben acconcia collezione di 500 volumi pei quali a tutto novembre 1868 erasi speso mille lire: dai registri delle fatture, resultarono queste a tutto il 2° triennio in n° di 1902: quello che vuol dare un po’ di pensiero all’egregio promotore (il quale provvede alla distribuzione di questa che egli ha saviamente chiamato Libreria circolante d’educagione femminile) è il trovare in seguito le risorse per rinnovare di tanto in tanto la Biblioteca di altre utili e popolari pubblicazioni, essendo le socie prosciolte da ogni obbligo del pagamento al finir del triennio, e tanto più volendosi provvedere alle legature le quali per Viadana non si pagano meno di 70 o 80 centesimi.

Intanto l’operoso sacerdote, valente cultore delle lettere e dei buoni studii è per effettuare il desiderio e il già da tempo vagheggiato progetto di ridurre a circolante una parte della Biblioteca Comunale inaugurata nel 1862 e che conta 3000 volumi, perchè n’abbia maggior benefizio la popolazione viadanese.

Villafranca d’Asti (Alessandria).

Qui ai 22 marzo 1868 s’inaugurava una Biblioteca popolare fissa e circolante per iniziativa del signor Vincenti direttore delle scuole, uno dei più distinti istitutori elementari del paese, il quale lesse un bel discorso in cui dimostrò l’utilità somma dell’istituzione per guarire la larga piaga dell’ignoranza, rivelandosi l’autore, pieno d’amore sincero per l’istruzion popolare: la festa era rallegrata dagli allievi della