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XXXIV.
Pinocchio gettato in mare, è mangiato dai pesci, e ritorna ad essere un burattino come prima: ma mentre nuota per salvarsi, è ingoiato dal terribile Pesce-cane.
Dopo cinquanta minuti che il ciuchino era sott’acqua, il compratore disse, discorrendo da sè solo:
— A quest’ora il mio povero ciuchino zoppo deve essere bell’ e affogato. Ritiriamolo dunque su, e facciamo con la sua pelle questo bel tamburo. —
E cominciò a tirare la fune, con la quale lo aveva legato per una gamba: e tira, tira, tira, alla fine vide apparire a fior d’acqua.... Indovinate? Invece di un ciuchino morto, vide apparire a fior d’acqua un burattino vivo che scodinzolava come un’anguilla.
Vedendo quel burattino di legno, il pover’uomo credè di sognare e rimase lì intontito, a bocca aperta e con gli occhi fuori della testa.