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— Buone queste triglie! — disse, guardandole e annusandole con compiacenza. E dopo averle annusate, le scaraventò in una conca senz’acqua.
Poi ripetè più volte la solita operazione; e via via che cavava fuori gli altri pesci, sentiva venirsi l’acquolina in bocca e gongolando diceva:
— Buoni questi naselli!…
— Squisiti questi muggini!…
— Deliziose queste sogliole!…
— Prelibati questi ragnotti!…
— Carine queste acciughe col capo! ―
Come potete immaginarvelo, i naselli, i muggini, le sogliole, i ragnotti e l’acciughe, andarono tutti alla rinfusa nella conca, a tener compagnia alle triglie.
L’ultimo che restò nella rete fu Pinocchio.
Appena il pescatore l’ebbe cavato fuori, sgranò dalla maraviglia i suoi occhioni verdi, gridando quasi impaurito:
— Che razza di pesce è questo? Dei pesci fatti a questo modo non mi ricordo di averne mangiati mai. —
E tornò a guardarlo attentamente, e dopo averlo guardato ben bene per ogni verso, finì col dire:
— Ho capito; dev’essere un granchio di mare. — Allora Pinocchio, mortificato di sentirsi scam-