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cosa prudente di gettarsi novamente in mare; e allontanandosi dalla spiaggia, gridò all’amico salvato:

― Addio, Alidoro; fa’ buon viaggio, e tanti saluti a casa.

― Addio, Pinocchio, — rispose il cane — mille grazie di avermi liberato dalla morte. Tu m’hai fatto un gran servizio: e in questo mondo quel che è fatto è reso. Se capita l’occasione ci riparleremo.... —

Pinocchio seguitò a nuotare, tenendosi sempre vicino alla terra. Finalmente gli parve di esser giunto in un luogo sicuro: e dando un’occhiata alla spiaggia, vide sugli scogli una specie di grotta, dalla quale usciva un lunghissimo pennacchio di fumo.

― In quella grotta — disse allora fra sè — ci deve essere del fuoco. Tanto meglio! anderò a rasciugarmi e riscaldarmi, e poi?... e poi sarà quel che sarà. —

Presa questa risoluzione, si avvicinò alla scogliera; ma quando fu lì per arrampicarsi, sentì qualche cosa sotto l’ acqua che saliva, saliva, saliva e lo portava per aria. Tentò subito di fuggire, ma oramai era tardi, perchè con sua grandissima maraviglia si trovò rinchiuso dentro una grossa rete in mezzo a un brulichìo di pesci