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42 | la casettina |
ogni cosa sembrava mutata dal momento ch’era cascata nello stagno; e la gran sala, e il tavolino di cristallo, e l’usciolino erano svaniti totalmente.
Bentosto il Coniglio si accorse di Alice, mentr’ella si affannava alla ricerca, e gridò con voce irata, “Marianna che cosa stai facendo quì? Via corri a casa, e portami un paio di guanti ed un ventaglio! Subito, ti dico!” Alice fu tanto spaventata da quella voce che senza perder tempo corse velocemente verso il luogo indicato, senza dir nulla sullo sbaglio che il Coniglio faceva.
“Mi ha presa per la cameriera,” disse fra sè mentre continuava a correre. “Ei sarà molto sorpreso quando scoprirà chi io sia! Ma è meglio recargli il ventaglio e i guanti, cioè, purchè io li possa trovare.” E giunse innanzi a una bella casettina, e sull’uscio v’era un cartello inciso sopra una rilucente lamina di ottone, con questo nome “CONIGLIO B.” Entrò, senza picchiare all’uscio, e frettolosamente divorò tutta la scala temendo d’incontrare la vera Marianna, ed esser da lei cac-