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22 | lo stagno |
con quella, — osservò che, per quanto le pareva, era ridotta a circa due piedi d’altezza e che andava impiccolendosi rapidamente: indovinò che la causa di questa nuova trasformazione era il ventaglio che aveva in mano, e subito lo buttò a terra, — e fu proprio a tempo, altrimenti assottigliava tanto da sparire totalmente.
“L’ho scampata bella!” disse Alice tutta impaurita da quel subitaneo mutamento, ma lieta però perchè esisteva ancora; “ed ora andiamo al giardino!” e rivolse sollecitamente i passi verso l’usciolino; ma ahi! l’usciolino era chiuso, e la chiavettina d’oro era sulla tavola come prima; “le cose vanno proprio alla peggio,” pensò la derelitta fanciulla, “non sono stata mai tanto piccina! E protesto che tutto ciò è un brutto affare, ma brutto assai!”
Mentre diceva queste parole, sdrucciolò, e zaffete! cascò sino al mento nell’acqua salsa. Imprima credette esser caduta nel mare, “e in tal caso potrò tornare a casa per la ferrovia,” disse fra sè. (Alice era stata una volta sola ai bagni