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testimonianza d’alice. 181

non crede che vi sia in esso neppure un briciolo di senso comune,” ma niuno cercò di spiegare il senso di quel foglio.

“Se non c’è senso comune,” disse il Re, “ciò ci toglie da un mondo d’imbarazzi, e noi certo non ci affanneremo per trovarvene uno. Eppure non saprei,” continuò spiegando il foglio sul ginocchio, e sbirciando la poesia; “ma mi pare di vedere un senso occulto in essi — ‘disseNon sai mica nuotar’ — voi non potete nuotare, non è vero?” continuò, rivolgendosi al Fante.

Il Fante scosse mestamente il capo, e disse, “Ne ho io l’apparenza?” (E certamente, no, perchè era fatto tutto di cartone).

“Bene per ora,” disse il Re, e continuò fra sè stesso a borbottare su’ versi: “‘E questo è il vero, e ognun di noi lo sa’ — ciò si riferisce a’ giurati, non c’è dubbio — ‘Una a lei dètti, ed essi due gli diêro' — ciò spiega l’uso ch’egli fece delle torte, intendete — ”

“Ma,” disse Alice, “continua con le parole ‘Tutte a voi ritornarono.’”