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174 testimonianza d’alice.

“Il processo,” disse il Re con voce autorevole e grave, “non potrà andare innanzi, se non quando tutt’i giurati saranno rimessi ne’ loro proprii posti, — dico tutti,” soggiunse con molta enfasi, riguardando fieramente Alice.

Alice guardò il palchetto de’ giurati, e vide che nella fretta, avea rimessa la Lucertola col capo in giù, per cui la povera bestiolina agitava la coda al di sopra ma in modo da eccitare la compassione, perchè non poteva muoversi. Subito la estrasse, e la rimise convenientemente; “non già perchè importi assai,” disse fra sè, poichè nè la sua coda nè la sua testa recheranno vantaggio al processo.”

Appena che i giurati si rimisero dal colpo che li avea rovesciati, e che furono ritrovate le lavagne e le matite, e consegnate loro, si misero a scarabocchiare con molta premura la storia del loro ruzzolone, salvo la Lucertola che non s’era riavuta e sedeva con la bocca spalancata, e guardando la volta.

“Che cosa sapete di quest’affare?” domandò il Re ad Alice.